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Oggi voglio invitarti a fare una riflessione su quella che penso sia la parola chiave dei nostri tempi: flessibilità. Non parlo solo della flessibilità sul lavoro, che è una caratteristica sempre più richiesta, ma parlo anche della flessibilità che dovremmo avere nei confronti degli eventi che ci capitano. Ognuno di noi ha un suo modello del mondo e la cosa più difficile è cercare di far convivere tutti questi mondi cercando di adattarsi alle persone e alle situazioni. Mica facile!
Il modello del mondo non è assoluto
Ci sono tante persone che si creano un proprio modello del mondo e dal quale non riescono a uscire. Come in un acquario dove ci metti dentro tutti i pesci che ti piacciono, ma è solo il tuo acquario, non l’oceano.
Ti parlo di questo perché voglio farti capire quanto sia importante la prospettiva con la quale su guarda alle cose, anche a quelle più banali, alla quotidianità. Ci sono persone che si lamentano di continuo. Le vedi al supermercato che spingono carrelli schizofrenici tra una corsia e l’altra, si mettono in coda alla cassa e sbuffano se un vecchino con un flacone di detersivo gli chiede di passare avanti.
Ci sono quelli che vogliono, anzi, pretendono di diventare ricchi dopo aver guardato un video sul web, perché pensano che per fare soldi ci siano delle ricette miracolose, che pretendono di poter lavorare con degli orari e fuori dai quali spengono tutto e non cercatemi ché non ci sono.
Tutto questo, oggi come oggi, non solo non funziona più, ma è una visione del mondo che non si integra con la realtà di una società liquida come quella in cui viviamo oggi.
Ti sei chiesto perché non hai più entusiasmo nel tuo lavoro? Perché torni a casa frustrato e chiudi lo schermo del tuo PC assieme alle tue speranze? Semplicemente perché non riesci a cambiare punto di vista, non hai il giusto mindset.
L’atteggiamento mentale è molto più importante di quanto tu possa pensare, sia per te stesso che per come ti vedono gli altri.
Il successo non è una ricetta di cucina
Non c’è una ricetta per fare successo. Mi fa sorridere quando mi chiedono come ho fatto ad arrivare dove sono ora, quando mi chiedono gli “ingredienti”. Il fatto è che non ci sono ingredienti, non c’è un to do da seguire che vada bene per tutti.
Ci sono però cose che si possono fare e cose che non si devono fare. Tra le cose che si possono fare, sicuramente, c’è la formazione. Oggi l’Europa, in quanto cittadini, ci chiede di formarci lungo tutto l’arco della vita (long life learning) e di essere flessibili, queste sono le carte che ci rendono competitivi in un mercato globale.
Si possono seguire corsi, e qui bisogna essere bravi a trovare quelli validi, anche in modalità online, date le circostanze, si può studiare, si può imparare facendo, ma devi avere l’atteggiamento mentale giusto per farlo.
Se ti dicono che c’è un metodo per diventare ricchi senza faticare, ti stanno palesemente fregando.
Ci sono invece delle strategie di marketing che possono fare la differenza, ma torniamo al punto di prima: non ci sono ricette, bisogna studiare, imparare e fare. Ci sono anche delle cose che si possono fare dal punto di vista dell’approccio, prendili come dei suggerimenti, un piccolo vademecum che ho sperimentato su me stesso.
Approccio giusto e approccio sbagliato
Se da una parte ti ho detto che non c’è una ricetta per fare successo, dall’altra però posso dirti che c’è un approccio giusto e uno sbagliato. Essere convinti che il proprio modello del mondo sia l’unico giusto è sicuramente un approccio sbagliato. La mancanza di adattabilità, di fluidità, è un approccio sbagliato.
- Devi sempre porti con un atteggiamento costruttivo, mai distruttivo, anche davanti ai problemi.
- Il focus deve essere sempre sulla soluzione, mai sul problema.
- Elimina le abitudini negative, qualsiasi esse siano.
- Scandisci gli orari della giornata.
- Programma i tuoi impegni e fa di tutto per rispettarli.
- Non pensare solo ai soldi, pensa a dare valore alle persone, i soldi sono una conseguenza, non una causa.
- Formati, scegli un ambito di interesse e continua a studiare e ad aggiornarti, se resti indietro non sarai competitivo.
- Mettiti nei panni degli altri, ti aiuterà a capovolgere le prospettive e potrai avere una visione più completa delle situazioni.
Cosa sto facendo io
Anche il mio non è stato un percorso semplice. Ho pensato di mollare parecchie volte, ma non l’ho fatto.
In questo momento vorrei essere per te quella mano che si allunga e ti aiuta ad attraversare il guado e forse sapere cosa sto facendo io in questo senso potrà esserti di aiuto. La mia giornata inizia molto presto, faccio un po’ di attività fisica, mangio bene, solo cose fresche, zero conservanti.
Passo un po’ di tempo con la mia famiglia, gioco coi bambini, e poi al lavoro. Ho diviso la mia giornata in blocchi, in ogni blocco ci sono delle cose che devo fare e cerco di non sgarrare se possibile.
Non sempre è facile, ma mi sono impegnato molto per stabilire che il mio modello del mondo finisce dove inizia quello degli altri. So che non posso tenere tutto sotto controllo, ma voglio comunque essere al corrente di tutti gli aspetti della mia attività, per esempio mi confronto spesso col mio commercialista per avere un prospetto dettagliato e chiaro della mia situazione e capire che cosa e come sto pagando, in modo da tenere tutto in ordine e da non perdermi pezzi per strada.
Infine, cerco i corsi che mi interessano e mi formo, studio e metto in pratica. Come vedi non è una prescrizione medica né tanto meno una ricetta di cucina, ma dei suggerimenti che se fai tuoi, adattandoli alla tua situazione e al tuo vissuto, ti faranno assumere un atteggiamento propositivo e proficuo.
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