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L’atteggiamento mentale nel marketing è fondamentale. Se cominci la tua giornata pensando che il fatturato non è quello che speravi, che le tasse sono sempre più elevate, che ci sono sempre più concorrenti, che i clienti diminuiscono invece che aumentare, è certo che il tuo business non è destinato a durare a lungo.
Buona parte di questa sequenza di eventi dipende dal tuo mindset, dal tuo atteggiamento mentale. Questo vale in generale sempre, ma ha molta importanza nel marketing, ed è di questo che voglio parlarti, della connessione che c’è tra marketing, mindset e risultati.
Mindset, l’atteggiamento mentale nel marketing
Dal tuo atteggiamento mentale dipendono i risultati nel marketing. Quando costruisci il tuo sistema di acquisizione clienti, il suo risultato dipenderà per il 20% dalla tecnica, quindi l’utilizzo di strumenti del marketing e la relativa applicazione, e questa parte puoi delegarla a un esperto di settore o a un team di professionisti, ma il restante 80% è mindset, ovvero ciò che influenza profondamente il risultato.
Il modo in cui ti poni di fronte alle situazioni è importante, molto più di quanto, probabilmente, immagini. Le situazioni possono essere:
- problemi;
- situazioni nuove;
- confronti con persone;
- confronti con più persone;
- dibattiti;
- rapporti all’interno della coppia;
- gestione clienti ecc.
Insomma, sono tutte situazioni che si presentano frequentemente nell’arco di una vita. Ma non solo, una stessa situazione puoi vederla almeno in due modi differenti a seconda del tuo atteggiamento mentale. Ti faccio un esempio.
Immagina di avere un problema. Se questo problema lo affronti come un problema avrai molte meno possibilità di risolverlo con esito positivo.
Se quello stesso problema lo affronti cambiando l’approccio, e cioè pensando non che devi risolvere un problema, ma che devi trovare una soluzione a quella situazione che ti si è presentata davanti, l’esito, con maggiore probabilità, sarà positivo.
Nel cervello, infatti, a seconda dell’atteggiamento mentale, si innescano dei meccanismi, delle connessioni neurali, che vanno effettivamente a determinare quello che tu penserai e che, inconsciamente, metterai in azione.
I nostri pensieri, ricordalo, determinano l’azione che andremo a compiere.
Pensieri negativi e pensieri positivi, dipende tutto da te
Mettiamo il caso che tu sia uno sportivo. Ti sei allenato tanto e ora devi affrontare la tua gara di salto con l’asta. Se inizi a pensare che non ce la farai, che i tuoi avversari faranno meglio di te, che non ti senti perfettamente in forma andrà a finire che prenderai in mano l’asta, inizierai a correre, col cuore che ti pulsa fino alle tempie. Le mani sudano. Il tuo salto, con tutta probabilità, sarà davvero mediocre.
Se invece inizierai a pensare in modo positivo, che ce la puoi fare, che ti sei allenato tanto per raggiungere quel risultato che è perfettamente alla tua portata, con grande probabilità quel salto tu lo farai perfettamente e forse raggiungerai anche il tuo record personale.
Il tuo modo di pensare condiziona profondamente il risultato.
La paura delle novità
Il tuo lavoro è quello di fare l’imprenditore, per cui sicuramente non sei un esperto di marketing. In questo caso ti trovi davanti a quella che per te è un’assoluta novità. Anche se il marketing non è il tuo settore, è necessario che tu conosca almeno le basi e che sappia leggere il tuo bilancio, solo in questo modo potrai avere una buona padronanza della situazione della tua azienda.
Ritorniamo al marketing. Non sei un esperto quindi, ma ci sono molte cose che puoi imparare, e anche qui l’atteggiamento mentale con cui ti approcci è fondamentale.
Ti faccio un esempio. Sai che dal punto A devi arrivare al punto B e che tra queste due cose, nel mezzo, ci sono cose che non conosci, non sai cosa puoi trovare. Sicuramente ci saranno delle situazioni per le quali dovrai trovare una soluzione.
Il tuo obiettivo è solo quello di arrivare da A a B, e per farlo non devi risolvere dei problemi, ma semplicemente trovare la soluzione migliore per ogni condizione.
Ricorda che fare delle cose nuove, affrontare delle situazioni nuove, normalmente crea disagio. Studiare delle cose nuove crea disagio.
Mettiamo il caso che tu voglia creare il tuo sistema di marketing per acquisire clienti. Questo può crearti disagio, dato che per te si tratta di una novità. Ci vuole tempo.
Se però studi contro voglia, il risultato non sarà buono.
Studiare marketing non è né facile né difficile
Studiare marketing non è né facile né difficile. Può servirti molto tempo, può essere più o meno faticoso, sono tutte situazioni che puoi trovare nel marketing e anche quando avrai studiato e acquisito delle competenze non potrai avere la certezza del risultato.
Nel marketing non ci sono meccanismi precisi che ti garantiscono un risultato certo, ma ci sono dei test, validi e non. Anche il sistema di acquisizione clienti che andrai a costruire non funziona indistintamente con tutti, se sei un avvocato, il tuo sistema non andrà bene per un commerciante, ma probabilmente non andrà bene nemmeno per un altro avvocato.
Il marketing non è una scienza esatta
A questo punto hai già capito che il marketing non è la mera applicazione di regole fisse che portano certamente al risultato. Qui l’atteggiamento mentale è fondamentale.
Se costruisci un sistema di acquisizione clienti e il risultato non è quello sperato, non significa che hai buttato via tempo.
Il fatto che tu voglia costruire un sistema di acquisizione clienti da solo è già indice di un atteggiamento mentale positivo.
Ma immaginiamo che il tuo sistema non funzioni, può succedere. Non devi dare la colpa a chi ti ha insegnato a costruirlo, ma non devi nemmeno dare la colpa a te stesso per come lo hai studiato.
Ti ho detto che il marketing funziona per test, nel senso che provi una strategia, monitori i risultati, e se non va bene devi cambiare rotta.
Ci sono tante variabili che influiscono sul risultato, puoi costruire il tuo sistema perfetto e avere risultati da subito, oppure puoi avere necessità di rivedere alcune strategie. Se qualcosa nel tuo sistema non va, non scaricare le colpe sugli altri, anche se questo è molto più facile che assumersi le proprie responsabilità.
La cosa giusta da fare è riconoscere di aver sbagliato qualcosa, rimboccarsi le maniche e correggere. Ok, pensa, ho studiato questo, l’ho applicato, ma forse non l’ho applicato bene, la responsabilità è mia e il risultato dipende solo da me.
Siamo noi a determinare il risultato, con le nostre azioni. Il pensiero influenza le nostre azioni. Dipende tutto dal tipo di approccio.
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