INDICE DEI CONTENUTI
- Landing page, cos’è e a cosa serve
- Landing page: invogliare l’utente a lasciare i suoi dati
- Perché utilizzare le landing page
- Vantaggi delle landing page
- Gli A/B test nelle landing page
- Profilare gli utenti direttamente sulla landing page
- Maggiore possibilità di conversione
- Creare una landing page efficace
Quando si parla di web marketing online ci imbattiamo spesso in terminologie tecniche, utilizzate dai marketers, che indicano dei processi o delle tecniche specifiche come appunto “landing page”.
Ci sono anche professionisti che hanno coltivato il loro punto di vista sull’utilizzo o meno di certi tecnicismi.
Ormai siamo pieni di tecnicismi, di prestiti dall’inglese, e se non si fa parte del settore, capire il significato di questi termini, come ad esempio landing page, delle volte può essere faticoso. Anche il settore del web marketing ha numerosi termini che provengono proprio dall’inglese, ma se non si conosce la lingua, o comunque non la si conosce in rapporto all’argomento, anche semplicemente parlare di landing page o lead generation con un professionista per richiedere una consulenza diventa abbastanza fastidioso.
Tra i diversi termini più utilizzati nel web marketing e di cui non si può fare a meno di conoscere il significato c’è certamente “landing page”. Cos’è una landing page? Cosa significa fare lead generation con una landing page? Te lo spiego.
Landing page, cos’è e a cosa serve
Se, quando facciamo una ricerca su internet, facessimo più attenzione ai risultati che il motore di ricerca ci propone, riusciremmo a cogliere meglio tante sfumature tipiche del linguaggio tecnico del web marketing.
Una landing page (che tradotto alla lettera significa pagina – page – di atterraggio – landing -, ) non è altro che una pagina particolare del sito web che ha come fine ultimo quello di concentrare l’utente sul prodotto o sul servizio che viene proposto.
Se, ad esempio, cercassimo la frase “strategie di social media marketing” o “inbound marketing” su Google, ci verrebbero sicuramente proposti dei risultati a pagamento (pay per click) che, se cliccati, ci fanno atterrare sul una pagina web particolare, appunto una landing page.
Potremmo notare come questa sia una landing page “diversa”, strutturalmente costruita in modo diverso, in quanto si concentra su un servizio ben specifico. Non enumera tutti i servizi che, per esempio una web agency offre ai clienti (ma funziona allo stesso modo per qualsiasi prodotto di una qualsiasi azienda), ma si focalizza solo su uno, evidenziandone bene i vantaggi.
Ma non solo, perché la landing page da all’utente la possibilità di compilare rapidamente il form dei contatti e in modo molto semplice e intuitivo, proprio per non lasciarsi scappare nessuna possibilità di convertire ogni utente in cliente.
Chiaramente non può mancare la CTA, la Call To Action, chiamata all’azione, che ci invoglia dunque a chiedere informazioni o ad usufruire direttamente del servizio.
La call to action è fondamentale per guidare l’utente nel compiere l’azione che vogliamo fargli fare. Ad esempio se stiamo facendo lead generation la nostra landing page dovrà “convincere” l’utente a compilare il form lasciandoci i suoi dati in cambio, ad esempio, di una consulenza. Oppure se stiamo proponendo un acquisto la landing page deve essere una vera e propria pagina di destinazione per la vendita finale che l’utente, dopo averla letta (e dopo aver cliccato), dovrà farà l’azione di acquisto.
La call to action sarà quindi la vendita del nostro prodotto. Ecco cos’è una landing page. In verità, quando c’è una vendita, il termine tecnico da usare è sales page.
Creare landing page non è semplice, e bisogna sempre partire da avere ben chiaro lo scopo della tua pagina di destinazione.
Landing page: invogliare l’utente a lasciare i suoi dati
Una landing page fatta davvero bene invoglia l’utente, lo incuriosisce, al punto tale da indurlo a lasciare il suo contatto dopo aver cliccato il pulsante. In questo caso siamo di fronte alla cosidetta squeeze page. In quel momento la landing page ha espletato il suo scopo: cioè catturare un Lead . Ecco qual è l’utilità una landing page per lead generation.
Questa è una delle varie possibilità, in quanto ogni landing page è strutturata per un suo fine ultimo, che può essere anche quello di vendita diretta di un prodotto, o di iscrizione ad una newsletter (compilando indirizzo e mail) o ancora di iscrizione ad un gruppo Facebook o ancora il download di un e book (il classico lead magnet).
Si intuisce che i processi di landing page siano molto complessi e non si fermano alla costruzione della pagina, ma continuano nel successivo perfezionamento e ottimizzazione.
Inoltre non esiste una strategia univoca per creare landing page, ognuna dipende dal tipo di campagna di web marketing da affrontare, dal settore, dal prodotto, dal servizio, dall’azienda, insomma ogni landing page è personalizzata.
Ciò che conta alla fine è il tasso di conversione (conversion rate) della nostra landing page.
Ciò che conta è fare arrivare il nostro utente sulla thank you page (pagina di ringraziamento). 🙂
Perché utilizzare le landing page
Purtroppo molti fanno l’errore di non affidarsi a una landing page nelle loro campagne di PayPerClick, ma anche semplicemente nella strategia di ricerca organica. Ci troviamo spesso di fronte ad aziende che pubblicizzano qualcosa indirizzando l’utente sulla Home Page del loro sito web e non sono state in grado di creare landing page.
Il risultato? L’utente si trova immerso in una serie di informazioni che lo distoglieranno dalla sua ricerca iniziale e la possibilità che quell’utente possa alla fine usufruire di quel prodotto si riducono drasticamente. In gergo tecnico si dice che il tasso di conversione della landing page si abbassa.
Immagina di trovarti sull’autostrada. Stai cercando lo svincolo per Roma Nord, ma invece di trovare il tuo bel cartello che indica la direzione che ti interessa, ti trovi davanti a una serie di frecce e cartelli che indicano Firenze, Napoli, Caserta, Perugia, il supermercato con gli sconti, la spiaggia più vicina, i saldi di fine anno. Insomma, il risultato è che vai in TILT (altrochè landing page :-D), e se puoi, esci immediatamente dall’autostrada e torni a casa.
Su un sito normale può accadere lo stesso, ma su una landing page no. L’utente che fa una ricerca specifica, ha necessità di soddisfare un bisogno o risolvere un problema. Per questo motivo se si trova su un sito dove perde tempo senza trovare subito quello che vuole, lo abbandona, e tu, azienda, hai perso una grossa opportunità.
Risultato secondario, ma anche questo fondamentale, è che vengono spesi inutilmente soldi negli annunci sponsorizzati (vedi Google Ads), ma il ritorno economico in conversioni (tasso di conversione o conversion rate della landing page) non ripaga l’investimento. L’utente dopo aver cliccato deve essere messo nelle condizioni più semplice per completare l’acquisto o la richiesta di informazioni.(prova a pensare se sul tuo sito web tutto questo è presente)
Vantaggi delle landing page
Creare landing page al posto del sito web porta a dei vantaggi importanti per chi le gestisce. Queste pagine, infatti, sono facilmente monitorabili, permettendo di comprendere come stanno operando in tempo reale, dando quindi la possibilità di fare le opportune variazioni laddove ve ne sia bisogno.
Gli A/B test nelle landing page
Operare sul web, infatti, significa testare in continuazione. Non esiste un qualcosa che ci assicura che la strategia con la nostra landing page che abbiamo deciso di adottare porti subito ai risultati che ci eravamo prefissati.
Gli split test servono appunto a questo: individuare i punti in cui è possibile migliorare la nostra strategia o lo strumento che stiamo utilizzando (ci sono tanti strumenti che ti permettono di creare landing page in modo molto facile e intuitivo attraverso appunto l’utilizzo di template landing pages. In questo modo tu non devi modificare il codice html e non devi preoccuparti anche se non hai le conoscenze tecniche.)
Immagina di fare questo test su un sito web, impossibile, serve una landing.
Se, ad esempio, costruiamo una landing page per un prodotto che serve per dimagrire, l’immagine che proponiamo non è detto che sia la più gradita agli utenti, e magari un’altra immagine attirerebbe di più l’interesse, o magari un video.
Oppure la call to action finale potrebbe non invogliare l’utente al clic.
Per capirlo bisogna testare, bisogna proporre le varie varianti e verificare quali funzionano meglio per la nostra pagina di destinazione.
Viene da pensare che in questo modo l’investimento economico, nella maggior parte dei casi, sia maggiore. In parte è anche vero, ma fermati a pensare tutti i soldi risparmiati su quei click inutili (se faccio un annuncio su una landing page pago per ogni click effettuato), che non porteranno a nessuna conversione, quindi a nessun guadagno.
Ottimizzare significa testare, raggiungere dei risultati migliori, limitando gli sprechi, non ci sono punti di vista personali, si leggono i numeri e si migliorano i risultati. E tutto questo viene molto più facile su una landing page piuttosto che un sito web.
Ma mi raccomando, quando facciamo questi test, occhio alla privacy policy, informiamo sempre gli utenti delle finalità dei loro dati.
Profilare gli utenti
Come abbiamo detto, una landing page si concentra su un qualcosa di ben specifico. Questo significa che chi atterra su quella pagina è un utente sicuramente interessato.
Grazie alle landing page è possibile, quindi, profilare gli utenti e segmentarli, nella maggior parte dei casi, con maggiore facilità.
Questo ci servirà, ad esempio, per inviare dei messaggi solo a chi è interessato a quel tipo di prodotto, o, ancora, ad individuare un target utile nelle nostre campagne annunci su landing, anche in quelle dei social network che faremo comunque atterrare sulla nostra pagina di destinazione/landing page.
In pratica ogni landing page dovrebbe essere costruita non tanto in base al prodotto, ma in base al target che si vuole attirare.
Per essere più chiari, riprendendo il precedente esempio del prodotto per dimagrire, andrebbe fatta una landing page indirizzata, ad esempio, verso il pubblico femminile in un range di età, e uno verso un altro range di età. Individuare quindi la buyer persona (l’acquirente modello), è fondamentale e sta alla base del successo o meno di una campagna pubblicitaria di inbound marketing , attraverso le landing page.
Maggiore possibilità di conversione
Il fine ultimo della landing page è quello di indirizzare un certo tipo di utenza verso un certo tipo di pagina web. Questo fa sì che solo gli utenti in target e con un concreto interesse, atterrino sulla nostra landing page, aumentando quindi la possibilità di conversione finale.
Una landing page descrive solo un prodotto o un solo servizio, non ci sono distrazioni di sorta. Chi, dopo aver cliccato l’annuncio, atterra sulla nostra landing page del prodotto per dimagrire è estremamente interessato o quanto meno curioso di sapere di più su quel singolo prodotto, e se siamo bravi, lo portiamo ad acquistarlo.
Ad esempio ogni scheda prodotto di e commerce dovrebbe essere una landing page.
Creare una landing page efficace
Per creare una landing page efficace (questo è anche un libro di Luca Orlandini) bisogna innanzi tutto prefissarsi l’obiettivo per cui vogliamo far atterrare l’utente sulla nostra pagina. Vendiamo un servizio, un prodotto? Vogliamo far iscrivere sulla landing page alla nostra newsletter? Solo per fare qualche esempio di pagina di atterraggio.
In secondo luogo dobbiamo aver chiaro il tipo di pubblico a cui ci rivolgiamo: dobbiamo, in poche parole, definire le nostre buyer personas. A seconda del target dobbiamo fare una landing page specifica.
I punti salienti di una landing page devono essere:
-
Zero distrazioni.
L’utente quando atterra sulla landing page si deve focalizzare naturalmente sul prodotto o servizio.
-
Chiari e coincisi.
In poche parole dobbiamo descrivere perfettamente il prodotto o servizio, evidenziandone i vantaggi, dobbiamo creare empatia, forte interesse, desiderio verso quello che offriamo e abbiamo descritto nella landing page.
-
Modulo contatti ben evidenziato e campi strettamente necessari.
Non dobbiamo assolutamente rischiare che l’utente possa perdere troppo tempo nel contattarci e uscire dalla landing page.
-
Evidenziare le testimonianze.
Se possibile evidenziare anche delle testimonianze reali, che possano suffragare la bontà dei nostri prodotti o servizi. Puoi mettere direttamente la foto e la testimonianza nella landing page.
-
Aggiungere un video.
Oggi le immagini e i filmati sono di gran lunga più efficaci dei soli contenuti testuali.
Lo scopo finale è la realizzazione di landing page per aumentare le conversioni dopo aver ottimizzato tutto, cioè raggiungere il nostro obiettivo che ci eravamo posti inizialmente.
Grazie, molto istruttivo ed interessante!
grazie a te Raffaele!