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Un’elevata competitività, come quella dei mercati attuali, richiede una marcia in più: mai come ora il detto “l’unione fa la forza” è stato significativo. Questa marcia è, per dirla con un termine inglese, il team working, ovvero, il lavoro di squadra. La capacità di lavorare in gruppo, infatti, è tra le soft skills più richieste dalle aziende ai candidati per una delle loro posizioni e questo è lo specchio di una realtà che sta profondamente cambiando e alla quale ci si deve adeguare rapidamente. Ma come lavorare bene in un gruppo? Perché non è importante solo fare, ma anche come lo si fa. Ti racconto la mia esperienza che, mi auguro, possa darti qualche spunto utile.
Come lavorare bene in gruppo, perché è importante
Prima di entrare nel vivo della questione, voglio farti capire perché oggi lavorare in team è considerato così importante e quali sono i vantaggi.
Ho iniziato dicendo che il mercato, anzi, i mercati, sono sempre più competitivi, e questa è una realtà abbastanza evidente. Sono richieste numerose competenze, in diversi ambiti. Questo non è più l’era del one man band, dove bastava sapere di tutto un po’ e avere una buona capacità d’arrangiarsi, oggi è richiesta la massima professionalità e conoscenza del proprio settore.
Non si può fare tutto da soli, l’ho imparato a suo tempo. In realtà è da diversi anni che ho scelto il lavoro di gruppo per la mia azienda, e oggi come oggi si è rivelata una scelta vincente. Il lavoro in team ti fa crescere, e non parlo solo del fatturato, quella è una conseguenza, parlo soprattutto del fatto che ti allarga gli orizzonti, ti apre la mente.
Il continuo confronto, lo scambio di conoscenze, di idee, di pareri, sono la spinta propulsiva che rendono l’azienda più competitiva.
Il giusto approccio per ottenere risultati
Ora che hai visto perché è importante fare squadra, voglio spiegarti come costruire una buona squadra, come fare team building in modo vincente e ottenere risultati. Non c’è una ricetta valida per tutti, ma in linea di massima ci sono delle “regole” sempre valide, posto che quel certo non so che, quello che a parole non puoi spiegare, l’empatia, il feeling, lo avverti con pochi, con tutti gli altri devi costruire.
Sicuramente una buona squadra ha bisogno di un buon leader. Attenzione, non ho detto capo, ho detto leader, un coordinatore. La coordinazione è essenziale. Ci vuole un progetto comune, un obiettivo specifico da raggiungere, una pianificazione, e poi ciascuno dovrà svolgere il suo compito.
Se si concepisce la diversità come una ricchezza e non come un ostacolo, hai il vento in poppa. La mia esperienza personale è iniziata ormai diversi anni fa, ho iniziato a lavorare da prima con un collaboratore, poi ne sono arrivati degli altri, ognuno con le sue conoscenze ed è stato come mettere su, mattone dopo mattone, un edificio che sta sempre crescendo.
L’atteggiamento mentale per lavorare in team
Se vuoi lavorare in team, quindi, è fondamentale l’atteggiamento mentale. Il pensiero positivo, le emozioni positive, sono indispensabili. Pensare di essere persone di successo, affrontare un progetto con la convinzione che andrà bene, porterà sicuramente a percepire un clima di entusiasmo ed energie utili a potenziare l’efficacia delle idee.
Non è sempre tutto facile, ci sono sempre dei confini da superare, ostacoli, ma sta nella bravura del leader, o del linker, fare in modo che tutto riprenda a funzionare in un equilibrio ottimale.
Una cosa che io faccio molo spesso è incoraggiare. Cerco di mantenere un atteggiamento positivo e costruttivo anche nelle circostanze più complesse e devo dire che caricando i tuoi collaboratori i risultati arrivano.
Immagina il tuo lavoro di squadra come una partita dove tutti giocate con l’unico obiettivo di vincere, sia che dobbiate infilare il pallone dentro un canestro, sia che dobbiate fare rete. Delle volte qualche giocatore può perdere l’entusiasmo, magari per la stanchezza, se si sta perdendo, può smarrire la visione ottimistica, ma li sta a te e al resto ella squadra far in modo di “contagiare” con le vostre energie positive chi ne ha bisogno.
Infine un’ultima considerazione: accogli nel team persone che abbiano non solo creatività, senso pratico e che siano orientate verso il lavoro di squadra, ma cerca di trovare collaboratori con spiccate doti di problem solving e resilienza.
Ricorda, l’atteggiamento positivo ti permette di appianare i dissidi interni e di raggiungere gli obiettivi.
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