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Ho imparato abbastanza presto che non si può fare tutto da soli. Quando ho iniziato questo lavoro ne ero già consapevole. La collaborazione con chi sa delle cose diverse da te è fondamentale. Questo discorso non vale solo per il lavoro, è un concetto che è penetrato anche nel marketing. Da qualche tempo si sente parlare di co branding, un’ennesima parola inglese che indica semplicemente una “collaborazione” tra marchi. Oggi voglio spiegarti quali sono i pro e i contro di questa strategia di marketing.
Co branding, tutto quello che devi sapere prima di farlo
Ho iniziato questo post parlando del fatto che non si possa fare tutto da soli e questo è vero e inconfutabile. Ma chi ha fatto di questa verità un punto di forza sono diverse aziende. Così nasce il co branding, l’unione di due brand che siano compatibili tra loro al fine di apportare valore all’esperienza d’acquisto dei loro clienti.
L’unione di 2 brand, di 2 marchi, è una scelta forte. I consumatori possono trarne diversi benefici perché acquistando un solo prodotto avrebbero doppio vantaggio rispetto all’acquisto singolo. Un esempio tra tutte sono le carte di credito, incluse le prepagate, emesse da alcune banche e che recano il logo di un’azienda. Chi utilizza quelle carte di credito ottiene dei vantaggi dalla banca e dall’azienda che ha offerto il suo brand.
Ma perché il co branding funziona? Perché ci sono più interazioni, perché si va ad aumentare la fiducia del cliente a livello emozionale, ma soprattutto perché si crea maggiore “movimento” attorno ai due brand, quindi se si sfrutta questa opportunità, entrambi possono acquisire nuovi clienti.
Allora il co branding è un matrimonio fortunato a prescindere da tutto, sempre e comunque? Assolutamente no, prima di buttarsi a capofitto verso questa opportunità bisogna essere consapevoli che ci sono anche dei rischi, dei contro di cui si deve tener conto.
Al netto del rischio, però, i vantaggi sono tanti e soprattutto si prospetta un futuro molto interessante per il co branding.
L’unione del brand che apre diverse possibilità di business
Fare co branding significa aprirsi nuove e infinite possibilità dal punto di vista del business per la propria azienda. Valuta quest’opportunità se vuoi aumentare la tua audience, oppure se vuoi riposizionarti sul mercato, magari perché quello che viene percepito dal tuo target attualmente non ti soddisfa. Ma cercare un partner significa anche attaccare nuovi mercati ed espandersi in quelli dove il tuo brand è già presente.
Non necessariamente i brand devono essere due, le alleanze possono essere fatte nel modo e nella misura più conveniente per tutti.
Ti faccio un esempio del tutto immaginario, ma molto comprensibile. Mettiamo che Apple faccia uno smartphone e chieda a Gucci di creare una cover, ecco, questa sarebbe l’unione di 2 brand che offre al consumatore un prodotto unico, un’esperienza d’acquisto di grande valore, in sunto è questo quello che accade.
I vantaggi del co branding
Tanti sono i vantaggi, vediamone alcuni:
- Intanto per cominciare l’unione di due brand consente di far conoscere un brand al target dell’altro.
- Come ti ho appena detto, il valore del prodotto aumenta e viene percepito come un qualcosa di decisamente più interessante.
- Consente di riposizionare il brand o di estenderlo ad altri mercati.
- Riduce i costi della pubblicità, un punto decisamente importante per le aziende più piccole o per le start up.
I contro del cobranding
Come in tutte le strategie di marketing, si devono valutare attentamente anche i contro. Non sono tantissimi, ma ci sono.
Per esempio, se si opta per una partnership con un brand molto più forte del nostro, il rischio è quello di venire fagocitati, quindi si deve fare in modo che ogni brand sia perfettamente riconoscibile e che non prevarichi gli altri. I vantaggi devono essere sempre per entrambi.
La partnership va ponderata con molta attenzione, il partner deve essere assolutamente compatibile col nostro brand per aumentare l’audience. Anche i valori del partner devono essere condivisibili, esattamente come i nostri.
Sarebbe bene scegliere sempre partner che siano leader nel loro settore e che davvero siano compatibili col proprio brand.
Una cosa che non devi dimenticare è quella di creare un contratto ad hoc e di tenere un resoconto delle comunicazioni.
Infine, ultimo ma non ultimo, ti serve una strategia di marketing efficace, ma qui non si può improvvisare, rivolgiti a un team di professionisti perché il discorso vale anche in questo caso: non si può fare tutto da soli.
Il co branding di successo
Se sei abbastanza convinto della potenza del co branding, inizia a fare tutte le ricerche che ti possono tornare utili prima di iniziare. Scegli un possibile partner e considera se davvero è sullo stesso piano del tuo brand.
L’ultimo consiglio che voglio darti è quello di realizzare due campagne differenti, una specifica per il co brand e l’altra solo del tuo brand, monitora entrambe e osserva quali obiettivi raggiungi nell’uno e nell’altro caso.
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