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“E vissero per sempre felici e contenti.” Questo, in genere, è il finale delle più belle e romantiche fiabe, ma come ben sappiamo, sono appunto fiabe. Nella vita non tutti i rapporti sono fluidi, nulla è irreversibile, tanto meno i rapporti lavorativi. Capita così, che durante un percorso di business, un’azienda sia costretta a cambiare dipendenti, partner, e perfino la propria web agency. Cosa succede in questo caso?
Web agency, non sono come i diamanti
Partiamo subito dall’assunto che per sempre è solo “un diamante”, e forse nemmeno quello. Sul lavoro, però, così come nei sentimenti, se le cose non funzionano, bisogna avere il coraggio di dire basta. Quando ti trovi a dover scegliere una web agency, magari dopo tante remore, magari perché ti sei reso conto che per essere competitivo hai bisogno di una buona strategia di marketing, speri di trovare quella giusta, e quando –finalmente – pensi di averla trovata, dopo un po’ ti rendi conto che non è così.
Quando le cose non funzionano non vedi l’ora di trovare il modo per interrompere un rapporto claudicante che non ti sta dando quello che effettivamente volevi. Niente quindi dura in eterno, ma quando un rapporto finisce, in questo caso di lavoro, come si gestisce “l’addio?”
Beh, è un po’ come nelle relazioni, purtroppo non sempre si può guardare in faccia il partner e dire “Sai che, tesoro, non ti amo più, lasciamoci in pace e restiamo amici”. Come no. Se l’altro è ancora innamorato vedi che amicone! E sul lavoro è lo stesso. Se il malessere è solo da una parte, l’altra potrebbe non prenderla molto bene.
Come gestire la fine di una collaborazione senza traumi e perdite
Mentre ti scrivo queste cose mi viene inevitabilmente alla mente la separazione di una mia cara amica. Un matrimonio che sembrava perfetto, poco più di vent’anni entrambi. Lei il giorno del matrimonio è bellissima col suo abito bianco, semplice, ma elegante. Ha i capelli rossi e le lentiggini, sembra una ragazzina, con gli occhi che brillano sotto un sole settembrino tiepido.
Lui è alto, bel fisico, garbato. Innamorati da ragazzini, finalmente arrivano a coronare il loro sogno. Hanno comprato una casetta in centro, piccolina, ma ben arredata e confortevole. Hanno anche un bassotto, Pino. Il matrimonio è bellissimo, cerimonia semplice, bel ricevimento. Viaggio di nozze, tutto come in sogno.
Dopo qualche mese lei inizia a telefonarmi per lamentarsi della suocera che abita proprio sotto di loro (errore fatale). La donna è una signora sui sessantacinque, un po’ strana. Ama fare le carte e “leggere il futuro”, non si erano mai piaciute veramente. Silvia, la mia mica, inizia ad avere timore della suocera che diventa sempre più invadente.
Te la faccio breve. Dopo un anno dal matrimonio la coppia era scoppiata. Iniziano così i dispetti, la guerra fredda, i silenzi e le ripicche, sia tra i due sposini che con la mamma di lui. L’epilogo è dei peggiori. La mia amica lascia il marito e la casa, la suocera, assieme al figlio, distrugge tutte le cose di lei: graffia i mobili, le rovina i vestiti, cerca perfino di fare del male al cane.
Non c’è dialogo, non c’è tregua, inizia una guerra serrata con avvocati che si è conclusa solo poco tempo fa con grandi spese e tanta sofferenza.
Delle volte anche quando si interrompe un rapporto di lavoro l’epilogo è più o meno simile. Forse perché la gente non ha la capacità, ancora, di pensare che tutto in questa vita è passeggero, e che dovremmo concentrarci sul “qui” e “ora” non su ciò che potrà essere un domani il rapporto che abbiamo instaurato.
Un imprenditore dovrebbe sempre poter scegliere di lavorare con le persone che davvero arrecano beneficio al suo business, non dico senza nessun tipo di sentimento, ma sul lavoro si dovrebbe avere un atteggiamento “di convenienza” più che di amicizia, sempre restando corretti e onesti.
Arrivare a tagliare un rapporto quindi può essere molto difficoltoso e, nel nostro caso, i rischi non sono pochi.
Quando ti affidi a una web agency metti a nudo tutto, o quasi tutto della tua attività. L’agenzia conosce il tuo lavoro, i tuoi punti di forza, le tue debolezze. Ma cosa ancora più importante, ha una serie di dati che ti appartengono e sui quali, delle volte, si innesca la diatriba.
La cosa che ti consigliamo caldamente, quindi, è quella di leggere con molta attenzione il contratto prima di apporvi la firma, perché è li che troverai scritto come e cosa la web agency avrà in mano della tua azienda, cosa appartiene a te e cosa, invece, non potrai in un futuro reclamare. Se avrai chiaro dall’inizio cosa ti spetta e cosa no, il trauma della “separazione” sarà meno importante, a meno che tu non abbia davvero la fortuna di lavorare con persone a modo, come dovrebbe sempre essere.
Il passaggio da una web agency a un’altra non è sempre facile
Se decidi di cambiare web agency tieniti pronto a tutto, a nessuno piace perdere clienti, soprattutto buoni clienti. Però succede. Una buona parte dei clienti che sono arrivati da noi da un’altra agency, per esempio, erano rimasti scontenti del lavoro che gli avevano fatto.
Uno in particolare. Gli avevano promesso la realizzazione del sito, quindi contenuti e grafica, la sua ottimizzazione, il web marketing e la gestione annuale. Il preventivo era assolutamente accessibile, per questo molto allettante. Con poche centinaia di euro avevano promesso un servizio a 360° chiavi in mano. Peccato però che le cose non fossero proprio così.
Il sito che gli era stato realizzato, in realtà non era nemmeno brutto, graficamente era interessante e abbastanza navigabile. Purtroppo però di ottimizzazione nemmeno l’ombra. Poche keyword posizionate e del tutto inefficaci. I contenuti erano stati scritti in modo approssimativo, ripetitivi, poco scorrevoli, noiosi, e assolutamente non ottimizzati.
Quanto alla gestione del sito ti lascio immaginare. La gestione consisteva nel fare un paio d’aggiornamenti l’anno. Il cliente, non vedendo i risultati promessi, si è deciso a lasciarli. In questo caso non ci sono stati realmente problemi, tutti i dati sono stati trasferiti abbastanza serenamente e si è potuto iniziare a lavorare col cliente senza ulteriori contatti con la vecchia web agency. Non va sempre così.
Cosa devi sapere prima di lasciare la vecchia web agency
Generalmente una web agency si occupa sia del sito e di tutto ciò che lo riguarda, anche del marketing online e delle volte offline. Se la web agency ha un “team” di un paio di persone, magari non è proprio quello che fa per te. Per curare per bene tutti questi aspetti, infatti, ci vorrebbero diverse figure.
Ci vorrebbe un programmatore e un web designer, fino a qualche tempo fa era il web master, oggi ci si è maggiormente specializzati. Queste due figure si occupano rispettivamente di realizzare un sito web efficace, sia dal punto di vista della grafica che da quello della funzionalità.
Un sito deve essere ben posizionato, e per fare questo occorre una figura professionale che conosca le tecniche di SEO, appunto un SEO specialist. Occorrono poi dei contenuti efficaci, non dei testi buttati li, ma dei contenuti che siano non solo piacevoli da leggere, informativi, che diano davvero valore a chi li legge, ma che siano anche interessanti per i motori di ricerca. Devono quindi essere costruiti in un certo modo, e questo è il campo del copywriter.
Infine, altra figura essenziale, è il marketer, colui che studia la strategia di marketing online e offline adatta per ciascuna azienda.
Delle volte queste figure possono coincidere, un professionista può avere competenze in un paio di ambiti, ma mettiti in testa da subito che non esiste, in questo lavoro, un “one man band”, semplicemente perché non si possono seguire bene tutti questi aspetti da soli, serve sempre la collaborazione con qualche altro specialista.
Del resto andresti mai dal dentista per farti una visita oculistica? Non credo proprio.
Detto questo, quando inizi una collaborazione con una web agency, la prima cosa che devi avere chiara sono le clausole. Queste possono vincolarti, per esempio, nel trasferimento del sito web, ma anche nell’utilizzo di testi, che potrebbero essere coperti da copywriting.
Cosa puoi fare per tutelarti
Alla luce di tutte queste cose che ti ho detto, capirai senz’altro che non è sempre possibile collaborare con l’agency che stai lasciando, sebbene sarebbe auspicabile. Quello che invece puoi fare è chiedere fin da subito alla tua agency delle informazioni fondamentali come l’accesso al data base, i parametri POP/IMAP e SMTP, nonché i dati FTP del sito e l’accesso al pannello di amministrazione. Con queste informazioni, anche se il rapporto non dovesse interrompersi in modo pacifico, potrai comunque passare a un’altra agency senza perdere lavoro prezioso.
Se poi per motivi contrattuali il sito non può esser trasferito, non disperare. Infatti, anche se non fosse possibile fare una copia del sito per trasferirla nella nuova area di hosting, può essere sempre possibile riprodurlo. Certo, questo comporta un lavoro maggiore e un po’ di tempo in più da mettere nel preventivo, ma è anche una buona occasione per ricominciare tutto da capo partendo col piede giusto questa volta.
Come scegliere la nuova web agency
Difficilmente se sei rimasto scottato una volta ricadrai nello stesso errore, però è bene comunque avere le idee chiare. Per capire cosa ti serve devi avere almeno un’idea del budget che vuoi investire. Una volta che avrai ponderato la tua possibilità di investimento, dovrai affidarti alle competenze di un team di professionisti.
Non è necessario rivolgersi a una grossa web agency con 20 specialisti, però ci deve essere qualche figura specializzata e con determinate competenze. A noi piace lavorare in team, contattaci per saperne di più.
Buongiorno. Mi chiamo Amedeo. Siamo colleghi di settore. Io, precisamente, sono un Seo, anche se mi occupo un po’ di tutto a livello on site. Leggo spesso i suoi articoli. Complimenti per i contenuti e il posizionamento. Oggi le scrivo perché mi sono imbattuto in questo suo articolo durante la ricerca di informazioni sul cambio di agenzia e sul discorso relativo alla cosiddetta proprietà intellettuale.
Della piccola agenzia di cui faccio parte almeno la metà dei clienti proviene da situazioni in cui non c’era soddisfazione della precedente web agency o dei siti fatto dai “cuggini”, se non addirittura, da situazioni spiacevoli.
Oggi, un cliente ci ha comunicato che non vuole continuare con noi, perché quei 600 euro che chiediamo all’anno per tenere aggiornato il sito (cambi di foto e testi, plugin, tema e le solite cose di privacy e cookie), preferisce non spenderli più perché vuole gestire il tutto col reparto it dell’azienda. Il sito, lo vogliono tenere cosi, ma fare una sorta di fai da te su quello che c’è già. Oltre ai danni e schifezze varie che possiamo immaginare (sito di 20 pagine + doppia lingua) mi chiedo se è una cosa normale, fattibile e corretta
A noi di solito chiedono un sito nuovo. Qui, invece, non è un cambio di agenzie ma tra noi e loro stessi, che si terrebbero il nostro lavoro.
Cosa ne pensi a riguardo?
Scusa il disturbo. E grazie per l’attenzione.
Amedeo
Ciao Amedeo, grazie per il tuo gentile commento.
Con le informazioni a disposizione è abbastanza difficile esprimere una opinione sicura e decisa.
Quello che posso dirti è di valutare la contrattualistica iniziale per capire se la proprietà intelluale del sito è dell’agency o del cliente.
Non c’è una risposta giusta o una sbagliata, generalmente sono sempre le specifiche del contratto che definiscono le clausole di proprietà intellettuale.
Spero di esserti stato utile, a presto!